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domenica 9 ottobre 2011

la partenza dei tordi

San Martino 
La nebbia a gl'irti colli 
piovigginando sale, 
e sotto il maestrale  
urla e biancheggia il mar; 
ma per le vie del borgo  
dal ribollir de' tini 
va l'aspro odor de i vini 
l'anime a rallegrar. 
Gira su' ceppi accesi 
lo spiedo scoppiettando: 
sta il cacciator fischiando 
sull'uscio a rimirar 
tra le rossastre nubi 
stormi d'uccelli neri, 
com'esuli pensieri, 
nel vespero migrar.

Questo pomeriggio ho visto i primi stormi di tordi che iniziavano a riuirsi per migrare e mi è venuta in mente questa poesia del Carducci molto famosa,di fronte a casa i c'è un'albero dove ogni anno si riuniscono i tordi da varie parti della città e fanno voli come per organizzare la posizone di viaggio e qualche volta sono talmente tanti che oscurano il cielo e alla sera quando si posano sull'albero fanno un baccano incredibile e se qualcuno lascia la macchina sotto l'albero al mattino dopo è letteralmente coperta di guano e pezzi di corteccia.
da

2 commenti:

strega reticente valverde ha detto...

Da piccina abitavo di fronte ad un parco e a settembre vedevo sempre partire i tordi...ora non mi capita più...
In compenso su al tugurio ho visto un piccolo stormo di anatre ... chissà se stavno già volando via o se erano solo a spasso...!
ciao , bacioni
val

morgana ha detto...

E'uo spettacolo guardarli al mattino quando ritornano nelle proprie zone e alla sera quando si riuniscono e fanno le prove di partenza,sono così rumorosi e allegri che per un pochi di giorni danno una botta di vita a questo rione puzzolente.Speriamo che le tue anatre e i miei tordi arrivino sani e salvi a destinazione.Un abbraccio.