per passare il tempo: questa è la prima volta spero di non fare un macello

sabato 19 febbraio 2011

questa è la prima volta spero di non fare un macello

Non so cosa mi sia preso ma in questa sera di un febbraio che sembra annunciare primavera mi è venuta voglia di scrivere, oggi era una giornata stupenda che metteva adosso la voglia di vivere e di abbracciare il mondo, il tramonto del grande RA era un tripudio di rossi e viola e il mare faceva venir voglia di libertà. Spero che domani sia altrettanto bello,

Nessun commento:

Posta un commento

Morgana Non so immaginare come la tua giovinezza si sia prolungata di tanto tempo (e quale!). Mi avevano accusato di abbandonare il branco quasi ch'io mi sentissi illustre, ex gregis o che diavolo altro. Invece avevo detto soltanto revenons à nos moutons (non pecore però) ma la torma pensò che la sventura di appartenere a un multiplo fosse indizio di un'anima distorta e di un cuore senza pietà. Ahimè figlia adorata, vera mia Regina della Notte, mia Cordelia, mia Brunilde, mia rondine alle prime luci, mia baby-sitter se il cervello vàgoli, mia spada e scudo, ahimè come si perdono le piste tracciate al nostro passo dai Mani che ci vegliarono, i più efferati che mai fossero a guardia di due umani. Hanno detto hanno scritto che ci mancò la fede. Forse ne abbiamo avuto un surrogato. La fede è un'altra. Così fu detto ma non è detto che il detto sia sicuro. Forse sarebbe bastata quella della Catastrofe, ma non per te che uscivi per ritornarvi dal grembo degli Dei (Montale)